Indovina chi viene a cena?
INTRODUZIONE
In questo post racconterò in breve e in modo dettagliato il film guardato intitolato "Indovina chi viene a cena?". Questo film ha ottenuto molti premi oscar ed è tra i cento film americani migliori dell'anno 1998.
IL FILM
Joey, figlia di Matt, un giornalista, e di sua moglie, proprietaria di una galleria d'arte a San Francisco, durante un viaggio alle Hawaii, conosce un uomo di colore, se ne innamora e lo vuole sposare.
La ragazza è convinta di questo matrimonio e cerca l'approvazione dei suoi genitori; la madre appoggia pienamente la sua decisione ma il padre, sapendo del giudizio razziale in america a cui la coppia andrebbe incontro decide di negare il suo consenso a sposarsi. La stessa decisione decide di prenderla il padre del ragazzo, mentre le approvano la madre e un sacerdote amico di Joey e della sua famiglia.
Dopo vari consulti tra di loro anche il padre di Joey si convince del fatto che non ha diritto nell' opporre la felicità nè a sua figlia nè a due persone che si amano, convinto che riusciranno a passare sopra questi pregiudizi.
RIFLESSIONE
Questo film fa molto riflettere. Io penso che al giorno d'oggi le cose siano cambiate, ma in parte. I pregiudizi ci sono ancora, ma non solo per quanto riguarda le coppie di colore, o altro ma anche magari tra persone dello stesso sesso. Sono sempre tutti pronti a mettere voci su questa cosa del tutto normale. I genitori anche loro, dipende dalla loro mentalità e da come la pensano e alcuni episodi simili al film succedono tutt'ora. Forse andando avanti si diventa più "moderni" nel modo di pensare, ma ci sarebbero sempre molte discussioni su questo fatto, ma la felicità del proprio figlio o figlia non si nega mai, e nemmeno l'amore tra due persone.
CONCLUSIONI
Per concludere, mi ha colpito molto la reazione che hanno avuto i genitori della ragazza, perchè essendo abbastanza severi e averla educata in un certo modo, pensavo che richiedessero un ragazzo secondo i loro standard. La frase chiave e anche quella più toccante secondo me è stata quella detta dal padre, Matt in cui parlando col sacerdote si è soffermato sul fatto che lui non avesse figli e non poteva capire come si sentisse in quella situazione.
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